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Come andavamo al cinema


Vi presentiamo un estratto di un saggio scritto da Sheridan Povedano, usando le interviste di CineRicordi.

“Come andavamo al cinema?” Di Sheridan Povedano

Andare al cinema per molti Italiani è stato un momento di unificazione con i loro ricordi, sentimenti ed emozioni passate, oltre a poter esplorare il proprio patrimonio, la propria cultura e la positività italiana alla fine della guerra. L’andare al cinema con le proprie famiglie e i propri amici a trascorrere momenti di svago come ricordo delle loro identità è stato esplorato da registi e attori per coinvolgere il proprio pubblico in quel momento.

Gli italiani del dopoguerra dovettero affrontare varie difficoltà per andare al cinema e assistere alle nuove uscite. Ancora più importante, come Luciana ha detto negli archivi di Cinericordi: 'Era una cosa di famiglia' e a loro piaceva molto guardare una grande varietà di film. È stato un momento per stare insieme e celebrare momenti di felicità, un momento di riunione delle comunità attorno ai film contro la devastazione portata dalla guerra.

Questo è evidente perché anche dopo anni passati a guardare i film, quello che Luciana ricorda vividamente sono i momenti che ha avuto con i suoi genitori, un segno molto importante del fatto che l’andare al cinema veniva considerato come un momento di unità per molte famiglie. Un'altra intervistata, Adriana Falsetti, parla di come da San Giorgio si recava al cinema a Roma con la sua amica, viaggiando per lunghe distanze solo per vedere il cinema e i vari film proiettati, dimostrando così l'importanza che aveva non solo nella sua vita ma anche in quella di molti italiani del dopoguerra, individuando nei film lo strumento di unificazione delle loro identità.

Questo ulteriore collegamento con il documentario My voyage to Italy di Scorsese è stato prodotto molto più tardi, nel 1999, quando il regista americano racconta quanto il film italiano sia servito alla storia del cinema italiano, mostrando la sua ammirazione per cineasti italiani come Rossellini, De Sica, Fellini e molti altri, non solo come ricordo dei film visti in gioventù - come i ricordi degli archivi di Cinericordi - ma anche come un documentario per esprimere come, nonostante la distanza, per lui andare al cinema è stata una parte molto importante della sua vita proprio come lo era per gli intervistati.

Inoltre, in un’altra intervista di Cinericordi, Carmela Pacino ricorda vividamente di andare al cinema sin dall'età di 4 anni, essendo uno dei suoi primi ricordi quello di un film molto tragico e le emozioni molto forti che ha poi provato. Andava spesso a vedere i film che proiettavano e quindi possiamo vedere come il cinema è stato fortemente capace di plasmare la gioventù di un bambino, mostrando quanto fossero affascinanti e ampi gli argomenti trattati, dove Carmela ricorda vividamente la forza del film che lei guardò.

Possiamo vedere quindi la forte connessione che gli intervistati hanno instaurato con il cinema e l’impatto che esso ha avuto nelle loro vite. Ciò potrebbe essere ampiamente mostrato in La Ciociara di De Sica, mostrando l'amore, nonostante le difficoltà, tra madre e figlia e lo sforzo che molte famiglie hanno dovuto fare per rompere i legami con il fascismo e fuggire per trovare un'ulteriore vita prosperosa.

Cinericordi e gli archivi di Pubblico Cinematografico Italiano hanno la capacità di mostrare e trasmettere diversi aspetti come in primis l'identità nazionale. Questi archivi mostrano come gli italiani hanno interagito in prima persona con i film, il loro genere e stile, la censura nel film e le idee non pienamente espresse, l'educazione al cinema e il modo in cui molti registi hanno usato i film per esprimersi , il genere e lo sviluppo urbano. Il tutto per esprimere ulteriormente la particolarità del cinema italiano.

Sheridan Povedano è una studentessa di scuola superiore in Lingue straniere e Arte. Il suo forte interesse per le tematiche cinematografiche e letterarie nell'ambito dei suoi studi linguistici l'ha portata alla stesura del saggio "Come andavamo al cinema". Le piace conoscere ed esplorare nuove culture attraverso lo studio di lingue e letterature.